E’ ottenuto per spremitura a freddo dal seme del Butyrospermum parkii, Sapotacea che cresce spontaneamente nelle zone interne dell’Africa occidentale. Per idrolisi dei trigliceridi del karité si ottengono acido palmitico, stearico, oleico, linoleico…ma quello che caratterizza questo burro è una frazione percentualmente elevata, se confrontata ad altri derivati vegetali, definita sotto la denominazione generale di “insaponificabili di karité”.
Il tenore degli insaponificabili è variabile a seconda dell’origine geografica della pianta e del grado di maturazione del frutto ed è compreso tra il 2.5 e il 15%. Qualitativamente sono presenti alcooli triterpenici (lupeolo, basseolo, butirrospermolo, amirina e parkeolo), Karitene e fitosteroli. In virtù della presenza di questi componenti il prodotto risulta molto eudermico.
Il burro di karité è usato nei nostri prodotti: